Il tema mondiale del JOTA-JOTI 2015 è “La Terra è vostra”. Su http://jotajoti.info/2015theme/ trovate la descrizione (in inglese).
E` sicuramente un tema che tutti abbiamo trattato più volte nei nostri gruppi scout. Allora vi propongo uno spunto di riflessione scritto da Max Rainato, seguito da una proposta di attività:
I miei nipoti sono piccoli e sono fantastici, e come sapete se avete dei fratellini o delle sorelline più piccole noi che viviamo in una parte del mondo più fortunata di altre abbiamo il difetto di viziarli. Ricevono dei regali che non fanno nemmeno in tempo a usare che ne ricevono ancora e ancora. Noi tutti invece non abbiamo ricevuto in regalo l’astronave che ci porta a spasso nel cosmo, e come tutte le astronavi anche la nostra Terra, che ci sembra gigantesca, immensa aperta è come tutte le astronavi: tiene tutto dentro.
Samanta Cristoforetti, una delle donne più in gamba dei nostri giorni e di cui andremo orgogliosi per un sacco di tempo ha passato in orbita nello spazio sei lunghi mesi, e tutto quello di cui aveva bisogno se lo è portato con se e tutto quello che ha portato con se lo ha riportato a terra, aumentato di un fantastico e inestimabile bagaglio di esperimenti fatti e di aumentato amore per la nostra astronave Terra.
I miei nipoti trascurano i loro regali, ma non è solo colpa loro, li trascurano perché sono distratti e perché stanno imparando. Anche noi e mi ci metto in mezzo pure io siamo stati per anni distratti e abbiamo pensato a tante cose ma non al nostro pianeta. E quello che stiamo imparando è che molto di quello che facciamo lascia una traccia, visibile e non. Nelle vostre sedi mi è capitato spesso di vedere dei calchi in gesso di animali, impronte prese dentro i boschi che vi ospitano per una uscita. Una volta ho trovato anche il calco di un anfibio, non la rana ma la scarpa di un esploratore!! La sua pattuglia in uscita non aveva trovato nemmeno una impronta di animale e tornando alla base hanno deciso di prendere il calco dell’impronta di uno dei loro anfibi.
Quindi lasciamo dei segni andando nei boschi ma anche venendo in sede, qualunque attività facciamo possiamo pensare che lasciamo una impronta, e ci son anche delle tracce che ci sono ma non siamo abituati a vederle, le trascuriamo. L’astronave di Samanta Cristoforetti nello spazio è una copia in piccolo dell’astronave Terra che ci porta in giro nel cosmo, e tutte e due sono ermetiche, quello che lasciamo in giro, ma anche il caldo che facciamo, o il freddo che facciamo, l’acqua pulita e l’acqua sporca… Resta tutto qui, e se qui troviamo qualcosa o qualcuno che lo ritrasforma in un prodotto utile possiamo andare avanti meglio. I giocattoli trascurati dei miei nipoti riempiono un intero sgabuzzino di casa, e un altro armadio. Noi non possiamo riempire la nostra astronave Terra di residui che nessuno può usare. Anche l’aria che respiriamo e diventa anidride carbonica, per noi è veleno. per le piante l’anidride carbonica è vita e il loro scarto è l’ossigeno che a noi serve per respirare. Quello che non viene riciclato nella nostra astronave Terra è spreco, e ci troviamo in un momento dove sappiamo che lo spreco dovrà diventare una parola del passato.
Possiamo incominciare a mandare nel passato la parola spreco anche nelle nostre attività, nei nostri angoli di squadriglia, nelle nostre tane di branco. Per esempio se la nostra sede ha un vecchio riscaldamento a termosifoni, questi scaldano vicino al muro la nostra sede ma anche il muro! Possiamo usare dei listelli di cartone ricoperti di domopak che rifletta una parte del caldo dal muro dietro al termosifone verso la stanza, possiamo abbassare di poco il riscaldamento nelle nostre case e restare un po’ più vestiti anche a casa, quante di queste cose le abbiamo sentire dire e non le mettiamo o non le possiamo mettere in pratica? Lo so, non è una impronta che si vede, ma anche quella energia che usiamo tutti quanti tutti i giorni è la nostra impronta nella astronave Terra.
Il gruppo scout del CNGEI a Padova è riuscito a fare una cosa straordinaria, si sono messi d’accordo con l’amministrazione cittadina e con l’aiuto di una banca hanno aperto un parco per gli scout a impatto zero o quasi zero. Vuol dire che tutto quello che serve per scaldare la sede viene dalla legna di un bosco che loro hanno piantato e che ogni anno produce rami e rametti in quantità. Ma non solo, questo parco è stato fatto per mettere in funzione tutti ma proprio tutti i sistemi che abbiamo a disposizione per lasciare questa astronave Terra meglio di come l’abbiamo trovata: pannelli solari elettrici e termici, fissi e con inseguimento del sole, pale eoliche di varie misure, sistemi per pompare acqua nel suolo profondo e farla scaldare lì per poi pescarla più calda e accumulare il calore, un ostello accogliente e moderno che per come è costruito consuma pochissima energia per essere caldo d’inverno e fresco d’estate. Qui posso dire che ne hanno fatte di tutti i colori per mostrare e dimostrare che davvero possiamo lasciare la nostra astronave Terra meglio di come l’abbiamo trovata, e non sono solo teorie.
Qui trovate il sito della fondazione ed altre informazioni
Voi che impronta state lasciando nell’astronave Terra? Camminate bendati come a mosca cieca oppure sapete descrivere che cosa avete intorno e come, se si può fare, migliorare la vostra impronta?
La nostra “impronta”
Prima di andare online o in radio, vi invitiamo a calcolare la vostra “impronta ecologica”. Si tratta di un indicatore sintetico che indica quanto utilizziamo le risorse del nostro pianeta. Il risultato è il numero di ettari di terreno necessari a sostenere il nostro stile di vita.
Qui trovate un questionario (ce ne sono varie versioni, questo è adatto ad essere compilato velocemente da tante persone):
http://www.feem-project.net/pandora/impronta_eco.php?ids=125.
Dopo aver compilato il questionario (ricordate di premere su “Invia Dati”) e calcolata la vostra impronta ecologica, potrete trovare altre informazioni interessanti sull’impronta ecologica.
Fate fare il calcolo a tutti i partecipanti allo JOTA-JOTI presso la vostra postazione, poi fate la media. Ogni volta che contattate altri scout via internet scambiate il numero di ettari della vostra impronta ecologica. Chi dei due pesa meno sul pianeta terra? Discutete con gli scout che incontrate in radio o online su come potete ridurre il vostro impatto!